top of page

A.I.P.O.

AGENZIA DI INVESTIGAZIONE

DEL PARANORMALE E 

DELL'OCCULTO

-

RAPPORTO INVESTIGATIVO N. 17.17

"IL CROCIFISSO MASSONICO-SATANICO"

INFORMAZIONI SUL FENOMENO OGGETTO D’INDAGINE

Descrizione: Presunte proprietà malefiche di alcuni crocifissi recanti simbologia massonico-satanica.

Classificazione: 1) Casi di Satanismo. 2) Attività e Logge Massoniche.

Rapporti Investigativi Collegati: Nessuno.

​

INFORMAZIONI SULLA SEGNALAZIONE

Provenienza: A.V., età 40, residente a Borghetto d’Arroscia (Imperia).

Data: 9 aprile 2017.

Contenuto: Mentre è a casa della suocera, A.V. nota un rosario di plastica bianca da cui penzola un crocifisso con una peculiare simbologia che ricorda di aver già visto prima. A quanto ha sentito, si tratterebbe di un crocifisso massonico-satanico che viene distribuito - spesso gratuitamente - a ignari fedeli come fosse un crocifisso sacro qualsiasi. Dopo averne scattato alcune foto (Foto 1) A.V. ce lo invia chiedendo un parere sul da farsi.

Reperti Forniti: Foto 1 (vedi sotto).

RICERCHE DOCUMENTALI SVOLTE/1

Descrizione: Ricerca su internet finalizzata a documentare i fatti e le opinioni.

Fonti Individuate: La ricerca su Google con la parola chiave «crocifisso satanico» restituisce 14 siti rilevanti, che comprendono anche il filmato di una trasmissione TV.

Risultati: Il caso dei crocifissi massonico-satanici scoppia nel marzo 2012, quando il parroco della Chiesa di San Marco a Composampiero (PD), Don Bruno  Bevilacqua comincia a rastrellare e bruciare crocifissi di plastica apparentemente recanti simboli «massonico-esoterico-satanici».

Del caso si occupa il Mattino di Padova con tre articoli, pubblicati il 7, l’8 e il 12 marzo 2012 (Foto 2), che riportano anche alcune dichiarazioni rilasciate da Don Bruno.

Secondo quest’ultimo: «In questi mesi abbiamo ricevuto centinaia di queste corone e ogni volta le abbiamo prima benedette e poi bruciate. Si tratta di oggetti che spesso si trovano all’esterno dei santuari mariani e che vengono venduti come normali rosari con crocifisso, ma che non hanno invece nulla di sacro». E ancora: «Si tratta effettivamente di coroncine molto diffuse: sono quelle che costano meno; all’esterno dei santuari mariani vengono vendute come corone del rosario originali, ma non sono altro che oggetti senza valore sacro e ingannevoli»

In uno degli articoli si parla di un avviso autorizzato da Don Bruno per l’affissione all’entrata della Chiesa e che sembra corrispondere a quello presente sul sito preghierasumaria.it (Foto 3) secondo il quale questo tipo di crocifissi sarebbero «macchinari consacrati a Satana» e pertanto l’invito è di consegnarlo a un esorcista. Lo stesso annuncio è presente anche in un post del febbraio 2011 sul sito  stellaitblog.blogspot.it.

In particolare, l’avviso sostiene che il crocifisso recherebbe «i simboli satanici [dei] quattro soli», «il serpente dietro il cristo» e quattro pentagoni «simboli esoteriche/massoniche/sataniche» (gli errori di ortografia sono presenti nell’originale). Inoltre l’avviso segnala la presenza di una variante di questo crocifisso nel quale al posto dei doppi cerchi vi sono dei soli irradianti (Foto 4).

Del caso si occupa poche settimane dopo la trasmissione «Vade Retro» dell’emittente TV2000, dedicando alla vicenda ben due puntate (Video 1 e 2).

Dopo aver ricostruito i fatti, l'inviato di Vade Retro si reca a Teramo presso l’azienda produttrice del crocifisso incriminato, di cui non viene fatto il nome. Durante l’intervista il titolare dell’azienda dichiara di non essere al corrente del significato dei simboli riportati, in quanto il design di tale crocifisso - il più economico della loro produzione - risale a parecchi anni prima. L’intervista si conclude con l’impegno dell’azienda a cessare la produzione di questi crocifissi recanti una dubbia simbologia.

Il sito usedei.org, che dichiara di occuparsi da anni di questi crocifissi deviati, conferma l’interpretazione simbolica di natura massonico-satanica e suggerisce inoltre un rituale per disfarsene: «bruciarli all’esterno e con acqua esorcizzata aspergerne per tre volte la cenere facendo il segno della croce; buttare infine via la cenere […] oppure, essendo di solito fatti di plastica,  quindi è più difficile bruciarli,  benedirli con acqua esorcizzata, romperli e buttarli in acqua corrente o nel cassonetto della spazzatura.»

Di diverso avviso le opinioni riportate sui siti it.aleteia.org e messaggimedjugorje.blogspot.it che, dopo aver sottolineato come l’interpretazione dei simboli rimane piuttosto difficoltosa e che sono possibili diverse letture, invitano alla prudenza sull’argomento e ribadiscono che, in ogni caso, un rosario se benedetto e utilizzato per la preghiera non può arrecare alcun maleficio né mai essere strumento satanico.

Critica anche l’opinione espressa da arcidiocesibaribitonto.it, che addirittura avrebbe ricevuto il volantino recante l’allarme sul crocifisso (e che sembrerebbe essere lo stesso da noi riportato nella Foto 3) tramite una catena di Sant’Antonio diffusa via email, e che taccia espressamente coloro che sostengono queste opinioni di ultra-ortodossia e di fare terrorismo.

​

Il 18 marzo 2012 si occupa dell’argomento anche il sito romagnanoi.it che riporta l’opinione del Gruppo di Ricerca e Informazione Socio-religiosa (GRIS), secondo cui: “Qualcuno ci ha mostrato corone simili; per la verità, fino ad oggi senza figure sacre in atteggiamento blasfemo. Comunque prima di parlare di satanismo occorre cautela. E un rosario recitato con fede vince su qualsiasi corona manipolata”.

Il 26 marzo 2012 si occupa del caso il blog Clan Mistero (it.netlog.com/Clan_Mistero), il quale sottolinea come per valutare questo crocifisso non si può non tenere conto della qualità del manufatto, piuttosto bassa. In effetti, lo stesso proprietario dell’azienda produttrice durante l’intervista rilasciata a Vade Retro aveva ammesso che si tratta del rosario più economico che l'azienda produce. Facendo leva su questo argomento, Clan Mistero etichetta il tutto come «bufala», contestando punto per punto l’interpretazione della simbologia presente sul crocifisso:

  1. le punte del crocifisso non sono pentagoni bensì sarebbero trilobate e solo per effetto della scarsa qualità del crocifisso appaiono come pentagoni;

  2. i presunti serpenti sono tralci di pianta, probabilmente vite, pianta rappresentata nell'arte sacra e nella Bibbia, strettamente legata alla figura di Gesù Cristo;

  3. i "soli" che terminano i bracci della croce sono quanto rimane dei volti degli angeli o dei santi che s'incontrano spesso sui crocifissi antichi.

Infine, Clan Mistero fornisce anche il link al catalogo dell'azienda produttrice (Foto 5).

RICERCHE DOCUMENTALI SVOLTE/2

Descrizione: Ricerca su internet avente ad oggetto il simbolismo del sole.

Fonti Individuate: Numerose.

Risultati: Il simbolo del sole si trova in tutte le culture nel corso della storia: considerato dalla maggior parte dei popoli come una forza cosmica, non è sorprendente ritrovare il simbolo solare in innumerevoli manufatti e scritti lasciateci dalle culture mondiali. Il segno planetario del sole (un cerchio con un punto nel centro), è anche un simbolo alchemico che indica il completamento della Grande Opera, ovvero il raggiungimento della perfezone interiore. Nel cristianesimo invece il sole è la casa di San Michele Arcangelo (Gabriel vive dentro la luna), ed è anche un simbolo del Cristo, o degli attributi della figura di Cristo.

In data 11 luglio 2012 inoltre un lettore di Famiglia Cristiana scrive alla redazione preoccupato in quanto ha ricevuto un crocifisso recante il simbolo del sole, e chiede: «È un simbolo massonico?». Si riporta di seguito la risposta fornita da Famiglia Cristina: «L’interpretazione del sole che troviamo in Luca: «Grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra della morte e dirigere i nostri passi sulla via della pace» (Lc 1,78-79). Il sole dono dell’amore del Padre è Gesù venuto a diradare la tenebra dell’incredulità, dell’odio e della disperazione dischiudendo all’uomo cammini di pace. Questa interpretazione del sole sostituisce ogni altra. Pace come riconciliazione con un Dio invocato Padre che in quel sole ha amato fino alla croce, nessuno escluso. Sole che ferito in croce è bacio d’amore di Dio per ogni creatura che lo ha ferito e lo ferisce. Questo simboleggiano sole e croce che ove raccolti riconciliano poi con ogni essere sotto il cielo. Il Cristo-sole che dimora in noi attraverso di noi continua a raccontarsi come dedizione all’altro senza condizioni. Dio in Gesù e negli amici di Gesù non ha da parte sua nemici».

In conclusione, contrariamente a quanto riportato nell’avviso in Foto 3, al simbolismo del sole non può essere attribuita una valenza esclusivamente massonico-esoterica, avendo lo stesso anche un utilizzo in ambito cristiano. Pertanto, la sua presenza su un crocifisso appare del tutto normale.

​

TESTIMONIANZE RACCOLTE

Non si è ritenuto necessario raccogliere testimonianze ai fini di questa indagine.

​

SOPRALLUOGHI EFFETTUATI

Non si è ritenuto necessario svolgere sopralluoghi ai fini di questa indagine.

​

ANALISI O ESAMI SVOLTI/1

Tipologia: Analisi testuale dell’avviso in Foto 3. 

Data: 11 aprile 2017.

Esito: Si nota immediatamente l’estrema approssimazione con la quale questo avviso è stato realizzato: decine di punti esclamativi uno dopo l’altro, errori di punteggiatura e grammaticali fanno dedurre che si tratta di un avviso redatto in maniera artigianale da qualcuno che ha ricevuto un’istruzione limitata.

Se la redazione è incerta, di sicuro non appare più chiara l'esposizione delle idee: il sole è indifferentemente riportato come simbolo satanico prima e come simbolo massonico dopo e traspare inoltre un'associazione tra massoneria e satanismo che non ha alcun tipo di fondamento noto.

A quanto letto su arcidiocesibaribitonto.it il volantino sarebbe inoltre stato oggetto di diffusione via email con la tecnica della Catena di San Antonio.

Tale circostanza, unitamente all’assenza di una chiara assunzione di paternità del documento (che infatti non è firmato) e di una precisa collocazione temporale (non vi è una data) farebbe propendere per etichettare questo volantino come «bufala» avente la finalità di danneggiare o screditare l’azienda produttrice dei crocifissi (ma forse in questo caso l’azienda sarebbe stata menzionata espressamente nel volantino) ovvero il movimento Rinnovamento nello Spirito.

Il volantino si apre infatti richiamando un incontro del «RNS Carismatico» avvenuto a Salerno in data imprecisata, nel corso del quale sarebbe stata consigliato di non acquistare quel tipo di crocifisso. Il RNS Carismatico corrisponde al movimento religioso Rinnovamento nello Spiritico, movimento a sua volta nato dal movimento Rinnovamento Carismatico Cattolico. Abbiamo pertanto provveduto a contattare via email ma alla data del presente rapporto non abbiamo ricevuto alcuna risposta.

​

ANALISI O ESAMI SVOLTI/2

Tipologia: Esame visivo delle caratteristiche del crocifisso nel materiale fotografico reperito.

Data: 11 aprile 2017.

Esito: Come già evidenziato, esistono due varianti di questo crocifisso.

Il Tipo 1 (immortalato nella Foto 1, nella Foto 3 e nella Foto 6), nel quale il sole è raffigurato come due cerchi concentrici, è quello di qualità più bassa, cosa che rende piuttosto difficile interpretare i simboli contenuti.

Tuttavia, se da una parte risulta impossibile dire se la striscia ondulante alle spalle del Cristo sia un serpente piuttosto che un nastro di tessuto o di carta, anche in questa variante è possibile riconoscere la presenza di un ramo con delle grosse spine (maggiormente evidenti nella Foto 6). La cosa potrebbe alludere alla sofferenza di Cristo o alla sua Corona di Spine ma ciò che è più interessante è che rende improbabile la presenza di un serpente, che difficilmente potrebbe arrotolarsi a un ramo spinoso.

Il Tipo 2 (immortalato nella Foto 2 e nella Foto 4), nel quale è raffigurato un vero e proprio sole raggiante, ha qualità leggermente superiore e di conseguenza una migliore definizione. In questa variante risulta pertanto ancora più evidente il ramo spinato ma, soprattutto, emerge chiaramente come la striscia ondulata non sia affatto un serpente: tale circostanza si evince dalla mancanza di una testa o di una coda ma anche dal fatto che, nel punto in cui questo corpo ondulato piega, lo stesso sembra essere composto da una striscia sottile, come carta o tessuto, che nulla ha a che vedere con la conformazione tipica del rettile.

Infine per quanto concerne la simbologia del pentagono, osservando il catalogo dell’azienda produttrice, si può notare come la quasi totalità dei rosari prodotti siano dotati di crocifissi trilobati. Al tempo stesso, si nota come nel catalogo il pentagono doni ai crocifissi in plastica una forma che richiama quella dei crocifissi trilobati in metallo.

Sembrerebbe pertanto potersi concludere che il pentagono è una scelta stilistica dettata dal voler donare anche al modello di crocifisso in plastica un aspetto in linea con quello degli altri prodotti, piuttosto che dal voler inserire un simbolo esoterico.

​

PERIZIE RICEVUTE O ALTRI PARERI OTTENUTI DA ESPERTI

Non si è ritenuto necessario richiedere perizie o altri pareri ai fini di questa indagine.

 

CONCLUSIONI

Per quanto emerge dalle ricerche e analisi svolte, nessuno dei simboli presenti sul crocifisso in questione sembra avere una connotazione puramente massonico-esoterico-satanica. Le modalità di redazione e diffusione del volantino, e le conclusioni affrettate a cui giunge l’estensore dello stesso, paiono tipiche del fenomeno delle «bufale» informative. A quest’ultima sembrano avere «abboccato» in pochi, restando il caso di Don Bruno un fatto isolato, mentre la maggior parte degli esponenti della Chiesa hanno adottato un approccio molto cauto sull’argomento. Quanto sopra ci porta a concludere che non sussiste alcun elemento per sostenere che il crocifisso in questione, tanto nel Tipo 1 quanto nel Tipo 2, sia un oggetto massonico-esoterico-satanico ovvero portatore di un maleficio di qualsivoglia natura.

 

INFORMAZIONI SUL RAPPORTO INVESTIGATIVO

Compilato da: A.S.

In Data: 7 maggio 2017.

Allegati: Foto da 1 a 6. Video 1 e 2: Puntata 8 e Puntata 9 della 5° stagione della trasmissione «Vade Retro».

bottom of page